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A segno per i friulani Iaquinta (rig.), Natali e Barreto. Douala e Pinilla per i portoghesi

Udinese passa il turno di Champions

I bianco-neri superano lo Sporting Lisbona 3-2 e accedono ai gironi

24/08/2005 - master

UDINE, 23 agosto 2005 - Storica qualificazione per Udinese che, battendo 3-2 lo Sporting Lisbona (1-0 all'andata), è l'ottava squadra italiana a entrare nella fase a gironi della Champions League. L'Udinese cerca di tenere salda la difesa, dove svetta imperioso Bertotto che colpisce di testa senza esitazione nonostante i recenti 40 punti di sutura subiti, e di affondare in contropiede con un istancabile Iaquinta incitato da un irrequieto Serse Cosmi, sempre in piedi davanti alla panchina.

L'inizio della gara è di marca friulana: la squadra parte forte, decisa a non limitarsi alla difesa dell'1-0 firmato Iaquinta all'andata. Muntari coglie l'esterno del palo già dopo 3 minuti, e poi c'è ancora tanta Udinese prima del bis concesso da Iaquinta, che al 23' replica il gol messo a segno in Portogallo, realizzando di destro su calcio di rigore (Ricardo aveva commesso fallo sullo stesso attaccante lanciato a rete).

Al 35' il raddoppio: Muntari dalla bandierina, Natali di testa colpisce forte e teso, piegando anche le mani di Ricardo, che in tuffo tocca il pallone ma goffamente se lo lascia scivolare via. Poi l'Udinese rifiata, forse si crogiola un po', e lo Sporting, che già in partenza aveva infoltito il centrocampo rinunciando a una punta, subito la riporta alla realtà: al 39' Douala infila un destro velenoso siglando il 2-1.

L'Udinese incassa ma non vacilla, e conclude il primo tempo come se nulla fosse. Ossia, col piglio autoritario e orgoglioso dei primi minuti, come a dire che non basta una rete al passivo a modificare i suoi programmi. E infatti nella ripresa si presenta con lo stesso undici, e soprattutto la stessa umiltà e voglia di entrare nella Champions con la C maiuscola. Ma non con la stessa rocciosa tranquillità, colpa anche dell'ingresso in campo di Deivid, che semina il panico fra le fila friulane.

Ne nasce una seconda frazione sofferta e tesa, in cui anche la stanchezza sembra frenare un'Udinese in chiara difficoltà di fronte ad avversari più avanti nella preparazione. Ma non appena ritrova un po' di calma, l'Udinese non rinuncia a ripartire, pur riuscendo raramente a pungere.

Frenetico il finale di gara. Durante i 4' di recupero concessi dal norvegese Hauge va a segno Barreto su assist di Iaquinta, poi Pinilla sigla il 3-2 finale, mentre Obodo colpisce a colpo sicuro la traversa e Bertotto si fa ammonire. Ma anche la capacità di soffrire è una gran dote, e l'Udinese ne ha profusa tanta da meritare la Champions, quella con la C maiuscola.

24/08/2005 - master


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