7/04/2005 - master
VIENNA (Austria) - Il Parma esce dall'infuocato Prater con un 1-1 in tasca che regala più di qualche speranza per l'accesso alla semifinale Uefa, prospettiva impensabile a inizio stagione. A conti fatti funziona meglio il Parma 2 in Uefa del Parma 1 in campionato e viene da pensare se non sarebbe meglio mischiare le carte anche in patria, dove però ci sono avversari di tutt'altro livello.
Carmignani può essere contento: "Buon risultato col minimo sforzo". Non è stato neppure necessario l'ingresso in campo di Gilardino, anche se Gibbs è stato poco incisivo. Nel primo tempo gli emiliani controllano la modesta Austria Vienna, realizzando una rete sull’unico tiro in porta. Nel secondo tempo gli austriaci si fanno sotto con grinta e agguantano i pareggio.
Certo, l’Austria Vienna nei primi dieci minuti di gara sembra davvero poca cosa e non si capisce come abbia fatto ad arrivare fin qui, eliminando anche gli spagnoli del Saragozza. Non mette pressione, non trova varchi, non ce la fa proprio a dialogare e, nonostante l’eccezionale spinta di 40 mila spettatori, nemmeno tira fuori grinta e corsa. L’unico che si erge da questo «prater» di modestia è Mila, guarda caso quello non doveva giocare perché è il sostituto dell’influenzato Sionko.
Per l'Austria Vienna solo il polacco Mila riesce ad affondare sulla sinistra creando azioni pericolose per il Parma. La squdra emiliana si limita a controllare il lento andamento della gara e sfrutta la superiorità numerica a centrocampo solo in fase d'interdizione.
Al 34'pt, nella prima azione degna di questo nome il Parma trova il gol. Vignaroli crossa al centro, Afolabi anticipa Gibbs, ma la palla arriva a Pisanu che tira: la palla deviata da Dospel beffa Safar.
Nella ripresa invece è tutt’altra musica. In 5 minuti prima Kiesenebner mette in mezzo un rasoterra insidioso, dove Bucci «cicca» clamorosamente e Vastic non ci arriva. Poi il difensore Papac ci prova dal limite ma stavolta Bucci si fa perdonare. L’Austria Vienna sembra un’altra squadra e Gedeone Carmignani cerca di correre ai ripari sostituendo Pisanu e Dessena con Bresciano e Morfeo per mantenere il possesso palla.
Kronsteiner invece inserisce la terza punta, Dosumnu, e due minuti dopo la sua squadra pareggia. Vachousek si beve Bolaño e sulla linea di fondo fa partire un traversone che attraversa tutta l’area senza che nessuno l’agguanti. Dall’altra parte Mila ha il tempo di stoppare e prendere la mira. A quel punto Carmignani passa alla difesa a 4 con Cardone al posto di Vignaroli. Il Parma prende ancora qualche rischio ma resiste e difende il pari. Tra sette giorni, al Tardini agli emiliani basterà uno 0-0 per passare il turno.
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